Ebbene sì, anche i denti possono diventare ruvidi, come la pelle quando è secca e screpolata. Avete presente quella sensazione fastidiosa che capita a molte persone quando, passando la lingua sulla superficie dei denti, sembra di toccare la carta vetrata? Uno si aspetta di sentirli piacevolmente lisci e invece no, la lingua incontra ruvidità e asperità.
Questa ruvidità può essere permanente ma anche temporanea. In questo secondo caso è spesso legata all’assunzione di cibi particolari che provocano una strana sensazione di ruvidità. Vi faccio un esempio: gli spinaci. Quando li mastichiamo, il legame tra calcio e acido ossalico forma una sostanza che rende i denti ruvidi e “rugosi”. Per fortuna in questi casi basta uno spazzolino per rimuovere la pellicola fastidiosa e tornare ad avere una dentatura levigata.
Quando i vostri denti sono sempre ruvidi, bisogna andare a cercare le cause, altrimenti non sarà possibile mettere in campo una giusta strategia di intervento.
Comunemente i fattori che scatenano il fenomeno della ruvidezza dentale sono due:
-i depositi di placca o di tartaro,
-l’erosione dentale.
Chi legge i miei post si sta pian piano costruendo una “cultura orale” che aiuta ad avere maggiore consapevolezza di quanto accade nella nostra bocca e di cosa possiamo fare per proteggerla dai suoi principali nemici. Ecco, la placca è esattamente uno di questi.
La placca è una sostanza fatta da un mix di saliva, fluidi e residui di cibo, in pratica è un accumulo di batteri che si deposita sui nostri denti e, ancora peggio, sotto le gengive.
Se non la rimuoviamo con un’igiene domestica e professionale adeguata, la placca tende col tempo ad indurirsi, formando depositi di tartaro che rendono la superficie del dente ruvida e irregolare.
La seconda causa è molto più profonda: stiamo parlando del deterioramento dello smalto causato da fenomeni chimici dovuti a sostanze acide presenti nella bocca.
È il caso di sostanze interne dovute al reflusso gastroesofageo o ad altre patologie che fanno risalire le sostanze acide dal nostro stomaco, ma capita anche queste sostanze siano immesse dall’esterno, ad esempio attraverso cibi e bevande acide.
Se la causa è la placca, una seduta di igiene orale approfondita dal tuo dentista di fiducia è indubbiamente la soluzione più sicura, rapida ed efficace. C’è chi prova a farsi a casa degli sciacqui usando il bicarbonato, oppure anche a sostituire il dentifricio con questo prodotto, spazzolando vigorosamente i denti ma il rischio di fare più male che bene è dietro l’angolo.
Se la causa è l’erosione dentale ad uno stadio iniziale, puoi già fare molto intervenendo sulla tua alimentazione. Il consiglio è quello di evitare il più possibile l’assunzione di fumo, alcol e di cibi acidi come aceto, pomodori, agrumi e kiwi, per fare qualche esempio. Nei casi più leggeri, anche un’integrazione di fluoro, meglio se di derivazione omeopatica, può essere utile per favorire la mineralizzazione dei denti.
Quando lo smalto dei denti è molto danneggiato, il dentista ricorre alle faccette dentali, perché in questo modo può lavorare su due fronti: migliorare l’estetica del sorriso coprendo i denti strutturalmente o esteticamente compromessi ed eliminare la sensibilità dentale tipica dello smalto eroso.
Le faccette dentali vengono realizzate in porcellana o materiale composito perfettamente adattati alla forma, alla posizione e alle dimensioni del dente naturale e vengono applicate con un cemento ad azione rapida. Il vantaggio è che questo trattamento non va ad incidere né sulla masticazione, né sul posizionamento dei denti rivestiti. Leggi qui per saperne di più.
Denti ruvidi, gravidanza e sistema immunitario
Spesso i denti diventano ruvidi durante o dopo la gravidanza. Questo capita perché lo sconvolgimento ormonale e le frequenti nausee possono alterare il PH salivare. Anche l’abbassamento delle difese immunitarie può incidere sulla ruvidezza. Come? Aumentando la forza e la proliferazione dei batteri che riescono, così, a danneggiare più facilmente i denti e le gengive.
Il mio consiglio è questo: non aspettare che la carta vetrata diventi una grattugia, chiedi subito consiglio al tuo dentista di fiducia!